Il bisogno di illuminare quando le condizioni di luce non sono ottimali è antico quanto l’umanità stessa; la luce è simbolo di sicurezza, di ragione, di benessere e progresso. Non sorprende perciò che fin dai tempi antichi l’uomo si sia impegnato tanto per migliorare costantemente l’illuminazione degli ambienti aperti e chiusi.
Uno dei tipi di lampada più longevi è senza dubbio il lampadario, inventato in tempi antichi e fino ai giorni nostri re indiscusso dell’illuminazione negli ambienti principali della casa. Molti di noi hanno almeno un lampadario che troneggia fiero nel soggiorno o nella cucina o nella sala da pranzo e tutti ricordiamo i lampadari di casa della nonna, che ci hanno illuminato nella nostra infanzia, quando ancora eravamo piccoli e dovevamo accontentarci di guardarli da lontano. Ma come nasce il lampadario e perché ancora oggi ha tanto successo? Vediamo insieme la storia e la tradizione di questa intramontabile fonte di luce.
C’era una Volta il Lampadario: Note Storiche
All’inizio la luce, soprattutto nelle ore notturne e fredde, veniva ottenuta dal fuoco, in un focolare e più avanti in un vero e proprio camino, e dalle candele, montate in candelabri con uno o più braccia. Già nel Medioevo, però, l’uomo aveva capito che la luce si diffonde meglio nell’ambiente se viene posta in alto su un supporto o appesa
al soffitto. Il lampadario è una delle forme più tradizionali di illuminazione, e nei primi secoli dell’epoca cristiana era presente in tre varianti: i lampadari alimentati a olio, i lampadari con le candele e i lampadari che si potevano usare in entrambi i modi. Normalmente questi lampadari antichi erano a forma di cerchio.
La forma tipica del lampadario a bracci come la conosciamo noi inizia a svilupparsi nel periodo gotico: da allora continua a svilupparsi e arricchirsi sempre di più: ricordiamo i lussuosi ornamenti dei lampadari nei palazzi del Rinascimento. I materiali si differenziano, nascono le coppe in vetro di Murano e cristallo di Boemia, poi si inizia a sperimentare con la porcellana. La sperimentazione e l’evoluzione continua fino ai giorni nostri, con i lampadari contemporanei costruiti nei materiali più svariati: metallo, cristallo, plastica, luci a LED.
In questa continua evoluzione, il lampadario mantiene però inalterata la sua funzione, e resta sempre in auge fra le fonti di illuminazione per la casa. Vediamo come valorizzare al meglio il nostro arredamento grazie a un lampadario in stile tradizionale.
Il Lampadario Tradizionale Oggi: un Classico che Permane
Il lampadario, pur nei suoi cambiamenti, continua a essere molto apprezzato e scelto anche nella versione più classica. Dopotutto, con il classico non si sbaglia, e in tante case odierne continuiamo a vedere lampadari a bracci con coppe floreali in cristallo o in metallo scuro con paralume color avorio.
Se la vostra casa presenta un mobilio in stile moderno e colorato, un lampadario di tipo tradizionale può dare un tocco classico che renderà più eclettico e intrigante il vostro arredamento e trasmetterà ai vostri ospiti un’idea di gusto innato e audacia negli accostamenti. Questo tipo di abbinamento è particolarmente azzeccato all’interno di una cucina allegra e colorata, dove il vostro lampadario sarà in mostra come una vera e propria opera d’arte. Non abbiate paura di giocare con gli stili, se gli accostamenti di colori e forme sono adatti, il risultato è garantito.
Per un arredamento classico, il lampadario tradizionale si rivela un complemento perfetto, e in questo caso potete osare con forme particolari e stili appariscenti, come i già citati lampadari floreali in cristallo. Tenete conto della grandezza della stanza, in modo da non ingombrare in modo eccessivo un ambiente angusto, e se possibile giocate con colori a contrasto, in questo modo il lampadario diventerà un importante elemento estetico.
