Non c’è una sola stanza che non possa acquistare carattere con una lampada vintage. Cucina, studio, soggiorno, bagno… la luce di queste lampade illumina e arreda, conferendo a queste stanze un tocco di originalità e romantica nostalgia. Se siamo quindi inguaribili romantici o semplicemente amiamo questo stile, cerchiamo di capire come abbellire la nostra casa grazie a queste luci vintage.
Si fa presto a dire “vintage”
Non provate a fare di tutta l’erba un fascio se state parlando con un amante di questo stile: “Vintage” è un termine “ombrello” che accoglie tutti i vari sottogeneri. Abbiamo infatti il vintage industriale, quello retrò, lo stile shabby chic e il country, come distinguerli però uno dall’altro?
Quando parliamo di vintage industriale parliamo di materiali come acciaio, ferro, ferro battuto, vetro e prodotti che ricordano il design industriale delle fabbriche. Quando si tratta di luci, parliamo soprattutto di lampade da soffitto come ENGINE Sospensione in Ceramica d. 38 Design Moderno Industriale, che non dovevano impicciare gli operai con fili a terra e fornire una buona quantità di luce.
Se si tratta di vintage Retrò ci stiamo riferendo allo stile degli anni ’50 e ’60 principalmente, caratterizzato da colori pastello, largo uso di plastica e forme sinuose.
Tutto un altro paio di maniche lo stile vintage shabby chic, caratterizzato da mobili e arredi volutamente usurati, anche rovinati apposta, realizzati con acciaio spazzolato o con colori sbiaditi e toni opachi. La lampada TEO Applique Rustico in Ottone Anticato è un perfetto esempio di stile shabby chic per l’illuminazione degli interni.
Arriviamo infine allo stile vintage country: perfetto per creare atmosfere accoglienti in ogni spazio della casa con luci e plafoniere dallo stile nostalgico, costiero, in ottone o rame, come ad esempio NIO Lampada a Sospensione a 4 luci in ottone ossidato.
Come e dove integrare le luci vintage nella propria casa
Non c’è stanza che non possa essere migliorata grazie a una luce vintage, ma sicuramente quelle dove è più facile inserirle in modo che non stonino con l’arredamento sono le aree della zona giorno: soggiorno, sala da pranzo, cucina e studio. In soggiorno sfruttate una luce principale al centro della stanza in modo che la zona relax sia ben illuminata e possiate godervi il vostro tempo da soli o in compagnia. Abbinateci magari una piantana o una luce da comodino per quando servono luci più rilassanti e soffuse, magari per leggere un libro sul divano o per godersi una tazza di cioccolata calda con i freddi invernali e fuori dalla finestra scendono fiocchi di neve. Scegliere lo stile vintage industriale è quasi sempre la scelta ideale: l’assenza di paralumi vi garantirà una buona quantità di luce e le lampadine a filamento diventano oggetti d’arredo. Che la sala da pranzo sia a parte o sia integrata nel soggiorno è necessario illuminare il tavolo, quindi di nuovo la scelta ricade su un lampadario centrale, magari una o più plafoniere perché non siano d’impiccio durante la cena, oppure potete sperimentare le varie altezze con un lampadario a sospensione, sicuramente d’effetto. In cucina, di nuovo, la scelta cade su una luce centrale, una plafoniera o un lampadario, eventualmente da abbinare a dei faretti per assicurarsi la luce necessaria per lavorare in sicurezza. Lo studio è una delle stanze che rispecchia l’anima di chi la utilizza e non c’è nulla di meglio che esprimersi attraverso una luce da tavolo: ce ne sono per tutti i gusti e di ogni stile, la parte più difficile qui è scegliere.
Se la vostra scelta è ricaduta sullo stile vintage perché appassionati di mercatini per l’usato o siete alla ricerca di prodotti ecofriendly, questo genere di luci sono una doppia vittoria, perché nella maggior parte dei casi sono compatibili con le lampadine a LED, dal basso impatto ambientale e ottima qualità della luce. Assicuratevi che siano compatibili con le lampade che avete scelto, specie se arrivano da mercatini delle pulci.
