Nel corso degli anni il made in Italy si è affermato come sinonimo di qualità, affidabilità e innovazione, divenendo a tutti gli effetti un marchio riconosciuto nel mondo. Tra i comparti più vitali c’è senza dubbio l’illuminazione made in Italy, capace di imporsi sui mercati internazionali per l’eccellenza del prodotto, ricercato e ammirato ovunque.
Le soluzioni delle aziende italiane sono apprezzate a tutte le latitudini per la loro qualità, ma anche per il loro design e per la capacità di coniugare arredamento e funzionalità. E il segreto che rende il made in Italy tanto ricercato risiede proprio nella sua completezza: un mix di innovazione e tradizione artigianale racchiuso in lavorazioni che sanno coniugare al meglio efficienza e design.
A conferma di ciò i numeri dell’export, in continua ascesa nonostante la congiuntura economica non rosea: nel 2012 infatti il fatturato dei distretti italiani è stato conseguito per il 52% all’estero e il 37,4% delle imprese che ne fanno parte si attende un ulteriore balzo in avanti delle esportazioni nel 2013. È quanto emerge dal quarto Rapporto sui distretti italiani, elaborato da Unioncamere, Federazione dei distretti italiani, Intesa Sanpaolo, Banca d’Italia, Censis, Cna, Confartigianato, Confindustria, Fondazione Edison, Fondazione Symbola e Istat.
Per tutelare tutto ciò che porta in alto la bandiera italiana, compreso il comparto dell’illuminazione, è stato creato l’Istituto per la Tutela dei Produttori Italiani. Gli scopi di questo organismo sono fondamentalmente tre: tutelare, valorizzare e promuovere i prodotti originali del nostro Paese.
Tra le varie iniziative è stata elaborata e resa operativa la “Certificazione 100% Made in Italy” ed è stato redatto anche un codice etico del made in Italy stesso: un’ulteriore garanzia per il consumatore non solo su ciò che acquista ma anche su come l’articolo è stato lavorato.
Tra le principali missioni dell’Istituto, inoltre, vi è l’attività costante di promozione di tutti i prodotti che si fregiano del marchio made in Italy, con l’obiettivo di diffondere cultura e consapevolezza del valore aggiunto che tale “etichetta” comprova.
Tra le aziende che possono vantare la “Certificazione 100% Made in Italy” spicca la veneziana Liberti Lamp, che dal 2002 sviluppa soluzioni moderne ed efficienti, frutto del miglior ingegno italiano nel campo dell’illuminazione.
L’azienda, che ha la sua sede principale a Noale, è un esempio nel settore per tutti coloro che intendono coniugare innovazione e qualità. Tutti i componenti utilizzati negli articoli della Liberti Lamp sono prodotti e lavorati in Italia. Si tratta di una vera e propria scommessa sul comparto produttivo nostrano, una filosofia in netta controtendenza in un settore che vede spesso giungere gran parte dei lavorati direttamente da Oriente.
La scelta fondamentale dell’azienda veneziana è quella di produrre internamente ogni singolo apparecchio. Questo permette di mantenere un controllo diretto e costante sugli standard qualitativi e nel contempo di abbattere i costi di trasporto e i vari rincari praticati dai subfornitori, garantendo un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Una sfida dunque che non riguarda solo Liberti Lamp, ma l’intero comparto produttivo italiano. La nuova politica industriale, artigianale ed agricola va strutturata sul modello del made in Italy, una filosofia che sta dando risultati eccellenti come testimoniano i numeri delle esportazioni e il grande successo delle rassegne internazionali in svolgimento in questi giorni a Verona e Milano: Vinitaly e il Salone Internazionale del Mobile sono la cartina di tornasole di quanto vincente possa essere la scommessa sul made in Italy. Come per tutti gli altri settori, l’illuminazione made in Italy esprime una cultura fondata su qualità, inventiva e stile, caratterizzandosi per spirito innovativo, capacità artigianale e alta professionalità. Valori da difendere e promuovere con scelte aziendali coraggiose e politiche industriali rivoluzionarie.
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