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Bonus Mobili 2018: Cos’è e Come Ottenerlo

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Nonostante le recenti perplessità, il Bonus Mobili è stato rinnovato e riconfermato, insieme agli altri bonus casa, per tutto il 2018. Ufficialmente inserito nella legge di Bilancio 2018, ci accompagnerà, insomma, per il corso dell’intero anno – una gran bella notizia per tutti gli amanti dell’arredamento, ma non solo! Ancora non sapete di cosa si tratta? Andiamo a scoprire insieme cos’è questa importante agevolazione, cosa vi rientra e, sopratutto, come ottenerla.

Bonus mobili 2018: cos’è?

Il Bonus Mobili non è altro che un’agevolazione fiscale, destinata ai contribuenti assoggettati all’Irpef o all’Ires – con residenza in Italia o all’estero, che si affianca a Bonus Ristrutturazione, Ecobonus, Sismabonus e Bonus Verde. Come funziona nella pratica? In sostanza, le spese sui mobili effettuate a partire dal 1 gennaio dell’anno corrente sono detraibili a fronte di un pagamento tramite carta di credito o debito o bonifico che riporti l’apposita dicitura e la trattenuta dell’8%. Possedere i requisiti per il bonus mobili da diritto ad una detrazione irpef del 50% delle spese sostenute, per un massimo di 10’000 euro di spesa.

Fondamentalmente, all’acquisto di nuovi arredi, mobili ed elettrodomestici – in parole povere, tutte quelle spese che rientrerebbero in una “ristrutturazione immobiliare” – pagando nelle modalità richieste, si avrà un netto risparmio di costo. In particolare, la detrazione è ammessa all’acquisto di mobili, grandi elettrodomestici di classe uguale o superiore all’A+ – uguale o superiore ad A se si tratta di forno, arredi domestici e condominiali che non comprendano porte, pavimenti parquet, tende ed altri articoli.

Come ottenerlo?

Requisito fondamentale per poter usufruire di tale agevolazione è la ristrutturazione dell’immobile. Cosa significa? Ha i requisiti per poter usufruire del bonus chiunque abbia effettuato, nel corso dell’anno precedente all’acquisto dei mobili – ossia nel 2017, una sere di interventi soggetti a detrazione tramite Bonus Ristrutturazione, quali interventi di manutenzione straordinaria o ordinaria, di restauro o di risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia o di ricostruzione. La logica è molto semplice: eseguire dei lavori di ristrutturazione può richiedere cambiamenti importanti nell’arredamento domestico, e i costi possono essere ingenti; per facilitare ed incentivare le ristruttirazioni, una detrazione pari al 50% delle spese per un tetto massimo di spesa di 10.000 euro sarà coperta dal bonus mobili, e la stessa detrazione sarà applicata qualora le spese riguardassero una zona condominiale di gestione comune.

Per quanto riguarda la modalità di pagamento, esse comprendono bonifico parlante, bonifico bancario, bonifico postale ordinario, ma anche carte di credito e carte di debito; non saranno possibili detrazioni qualora il pagamento avvenisse invece tramite assegno bancario o contanti. Per poter ottenere la detrazione, sarà necessario suddividere il totale in 10 quote, per poter richiedere annualmente una quota all’irpef tramite 730 e modello Redditi, inserendo la quota nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo all’acquisto di mobili, arredi ed elettrodomestici in questione. Nota importante è che per l’ottenimento del bonus non è necessario che il mobilio e gli elementi di arredo siano destinati all’ambiente ristrutturato. Insomma: se avete ristrutturato la cucina e volete acquistare un divano, o degli elementi per il bagno, la detrazione sarà comunque possibile.